Scuola, riparte il confronto su precari, concorsi e Pnrr
Dopo un avvio di anno scolastico caratterizzato, ancora una volta e nonostante i concorsi degli ultimi anni, dalla difficoltà a coprire le cattedre vacanti e dal ricorso a circa 150mila precari, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha deciso di aprire alle richieste di incontro avanzate dai sindacati per un confronto sulla situazione della scuola, in questo caotico inizio anno.
L’incontro, previsto mercoledì prossimo, arriva dopo che la Cisl Scuola, nei giorni scorsi, ha sollecitato il Ministero a fornire un riepilogo dettagliato delle assunzioni effettuate, a tempo indeterminato e determinato, sia per il personale docente, con particolare riguardo alle nomine degli idonei del concorso 2020, sia del personale ATA e del personale educativo.
Il sindacato cislino ha chiesto, inoltre, di avere un quadro preciso delle disponibilità residue, da confrontare con lo stato delle diverse graduatorie, così “poter disporre di tutti gli elementi conoscitivi utili rispetto al confronto da avviare sulle procedure di reclutamento nel quadro indicato dal Pnrr”.
Intanto, proprio sul fonte del reclutamento, la sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti, rispondendo in commissione Cultura alla Camera durante il question time ad una interrogazione della deputata Irene Manzi (Pd), ha chiarito che “la normativa attuale non prevede l’assunzione degli idonei al concorso straordinario 2020”. La riforma del reclutamento introdotta dal Pnrr, ha aggiunto Frassinetti, “prevede concorsi annuali con graduatorie di merito basate esclusivamente sui vincitori”.
Mercoledì, nel confronto tra ministero e sindacati, sul tavolo ci sono anche altre questioni aperte e urgenti. La principale è la tempistica prevista per l’avvio del rinnovo del contratto, con la richiesta sindacale di tempi rapidi e di reperire ulteriori risorse nell’ambito della prossima legge di Bilancio. Non solo. Le sigle del comparto vogliono un confronto sulla card docenti, del cui importo si profila una riduzione giudicata “inaccettabile”, e che i sindacati chiedono di estendere anche al personale precario della scuola.
Restano da affrontare altri temi, fra cui alcuni legati all’at -tuazione di quanto prevede il contratto sulla formazione dei docenti e del personale ATA, per il quale il sindacato chiede la riattivazione delle posizioni economiche, o la questione dei compensi per tutor e orientatori, oltre a quella dei criteri per lo svolgimento delle riunioni collegiali in modalità online.
“Bene la convocazione dell’incontro - sottolinea la segretaria generale Cisl Scuola, Ivana Barbacci - e che allo stesso sia presente direttamente il ministro Valditara, data la natura delle questioni che intendiamo affrontare e che non si possono certo limitare solo a un passaggio meramente informativo, per quanto importante e necessario”. Ciò che occorre, secondo la segretaria generale, “è l’apertura di un confronto che investe anche alcuni grandi temi di natura legislativa: dalle risorse per il rinnovo del contratto 2022/24, alla vigilia della prossima legge di bilancio, ai temi del reclutamento e degli organici”.
“Ma poi - aggiunge Barbacci ci sono tavoli da aprire su aspetti attuativi dei contratti attualmente in vigore, sia quello di comparto che quello di Area per la dirigenza: bisogna farlo al più presto perché legati ad aspetti importanti nella gestione del rapporto di lavoro di tutto il personale, docenti, ATA, dirigenti”.
Sulle criticità che segnano l’avvio del nuovo anno scolastico, secondo la dirigente sindacale, “non basta avere qualche elemento in più per illustrarle, ciò che conta veramente è affrontarle e risolverle”. Per questo, l’incontro del 2 ottobre “deve segnare l’avvio di un percorso, non certo la conclusione”.
Ilaria Storti